
Le coordinate della felicità sono nell’amore.
La mia amica Silvia ha postato un meraviglioso articolo del blogger “Gianluca Gotto” che voglio condividere con tutti coloro che seguono la cucina chiacchierina, oramai anche chatterina
Ne riporto qualche stralcio:
“per tutto il corso della nostra storia, l’uomo ha sempre cercato di far parte di comunità, tribù, società. Ha sempre cercato di stare insieme agli altri, forse perché aveva compreso che la felicità è davvero reale solo quando è condivisa.
Poi è successo qualcosa. È successo che l’uomo, in tante zone del mondo, si è ritrovato con un benessere mai visto prima. Dopo anni di guerre sanguinose, malattie e povertà, improvvisamente anche l’uomo del popolo ha potuto godere di possibilità che un tempo erano una questione esclusiva dei nobili e dei benestanti.
Invece di celebrare con gli altri questo grande salto in avanti, l’uomo ha deciso di chiudersi in se stesso e trasformare la sua esistenza in una grande celebrazione del proprio ego.
Ci siamo fatti convincere che la felicità non fosse più una questione collettiva, ma una questione strettamente personale. È successo perché il progresso tecnologico ci ha portati ad avere strumenti potentissimi che in qualche modo ci hanno portato a credere di poter fare a meno degli altri.
Nonostante (o a causa di?) tutto il benessere di cui godiamo, per la prima volta l’essere umano ha deciso di non rifugiarsi nella tribù ma nella solitudine. Una solitudine caratterizzata da mille tecnologie che ci danno l’impressione di non essere mai soli, pur non avendo nessuno intorno a noi.
Oggi la gente si isola a causa della tecnologia. Ti viene presentata come un modo per connetterti con tutto il mondo e alla fine ti ritrovi solo e in silenzio a passare compulsivamente da una immagine all’altra su Instagram. Magari scrivi ad altre persone, interagisci con loro, magari hai migliaia di amici virtuali e tante persone che apprezzano quello che posti.
Ma in fondo sai che niente di tutto questo può essere minimamente paragonabile alla reale compagnia con altri esseri umani, specialmente se vibrano alla tua stessa frequenza.
Non esiste una tecnologia in grado di replicare la sensazione di guardare negli occhi la persona con cui stai parlando. Niente può sostituire un sorriso, un abbraccio, certe parole appena sussurrate, due mani che si stringono, un bacio o una pacca sulla spalla.
E’ nell’amore, quello per te stesso, per gli altri e per il mondo intero, che trovi le coordinate della tua felicità. Ti dicono di inseguire i soldi, la carriera, il prestigio, l’ostentazione… ma se non c’è amore nella tua vita, non c’è niente per cui valga davvero la pena vivere.
Se volete leggere il pezzo integrale e ve lo consiglio, questo il link:
https://www.mangiaviviviaggia.com/depressione-solitudine-viaggiare/
E allora abbracciamoci di più e ci sentiremo sicuramente più vivi, più ricchi, più forti e davvero POWERFUL.
Dite la vostra.
Alla prossima chicca.
Titti
Concordo pienamente con il contenuto dell’ articolo . A proposito di ciò,sono andata a vedere uno spettacolo al teatro Out of che si intitola “Il sogno di un uomo ridicolo” di Dostoevskij in cui quest’uomo fa un sogno da cui si ricava questo tipo di consapevolezza: che è l’amore che salva il mondo attraverso le sue mille possibili modalità . E poi come ho letto tempo fa sul muro di una casa, mi sembra, a Treviso : ” meno Internet più Cabernet ” ( o tè, caffè…)
Un Abbraccio!!