Pitta calabrese facile e buonissima

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Pitta calabrese facile e buonissima
Pitta calabrese facile e buonissima

Il pane da inzuppo più buono del mondo.

Quest’anno in Calabria ho mangiato il morzello di baccalà (tocchi di baccalà in sugo di pomodoro e spezie) e la pitta calabrese: un pane fatto a ciambella, delizioso da inzuppare nel sughetto del morzello. Sono corsa a prendere informazioni dalla mia amica Annarita, che mi ha passato la ricetta della pitta del suo amico Giuseppe Cosentino. Conclusione, andiamo di Pitta calabrese ricetta facile e buonissima.

Ho personalizzato un po’ la ricetta sulla base delle mie preferenze e della mia manualità con i lievitati

Questi gli ingredienti per realizzare due pitte come quella della foto.

Dimezzare tutti gli ingredienti per fare una sola pitta.

Ingredienti

  • 1 Kg di farina 00 manitoba
  • 680/700 g di acqua (dipende dall’assorbimento della farina)
  • 150 g di pasta di riporto
  • 7 g di lievito di birra fresco
  • 40 g di olio evo
  • 25 g di sale
  • semola di grano duro rimacinata per spolverizzare il piano di lavoro

Pasta di riporto (da preparare il giorno precedente alla preparazione della pitta)

  • 100 g di farina 00
  • 60 g di acqua
  • 1 g di livito di birra fresco
  • 4 g di olio
  • 2 g di sale

Procedimento

Pasta di riporto

Impastare tutti gli ingredienti, coprire con pellicola e portare al raddoppio; riporre in frigo fino all’utilizzo del giorno dopo quando si prepara la pitta.

La pasta di riporto donerà sapore alla vostra pitta.

Pitta

Mescolare la farina con 550 g di acqua fino a quando la farina avrà assorbito tutta l’acqua, coprire con pellicola e lasciare riposare per 30 minuti (autolisi).

Aggiungere la pasta di riporto preparata il giorno prima, il lievito di birra e 50 g d’acqua. Impastare a lungo nella planetaria fino a creare una bella incordatura dell’impasto.

Aggiungere ancora la restante acqua un goccio per volta, inserendo l’acqua solo quando la precendete sia stata tutta assorbita dall’impasto e tenendone da parte 10 g.

Mettere il sale in un colpo solo, poi l’olio, poco per volta ed infine l’acqua restante sempre poco alla volta.

Dividere l’impasto in due parti e mettere a lievitare in due ciotole rotonde capienti e unte con olio d’oliva, coprire con coperchio o pellicola.

Fare raddoppiare gli impasti a 28° e procedere poi con due pieghe.

Per realizzare le pieghe in ciotola procedere così: staccare inizialmente l’impasto dai bordi della ciotola, poi prendete un lembo, tirarlo leggermente e piegarlo verso il centro. Fare questa operazione lungo tutto il perimetro della ciotola, alla fine si avrà una palla. L’impasto ad un certo punto farà forza, cioè sarà teso e non si allungherà molto, quindi a questo punto coprire la ciotola e fare raddoppiare nuovamente.

Ribaltare un impasto per volta su di un foglio di carta forno cosparsa di semola e far riposare per 30 minuti.

Schiacciare l’impasto con le mani e praticare al centro (con le mani) un foro di circa 10 cm.

Impasto per pitta calabrese
Impasto per pitta calabrese

Cottura

Per la cottura ho utilizzato la pietra refrattaria messa in forna ventilato da portare a 220°, far riscaldare la pietra per circa 30 minuti dopo aver raggiunto i 220°, in modo che sia bella calda.

pietra refrattaria
pietra refrattaria

In mancanza della pietra si può cuocere sulla placca del forno rovesciata e riscaldata come indicato per la pietra.

Con una pala trasportare la pitta sulla sua carta forno direttamente sulla pietra oppure sulla placca del forno.

Far cuocere per 30/32 minuti e se la pitta rimane troppo chiara ribaltarla sulla pietra (capovolgere) per gli ultimi 5 minuti di cottura.

Questo procedimento va ripetuto uguale per la seconda pitta.

Questo il risultato finale

Pitta calabrese facile e buonissima
Pitta calabrese facile e buonissima

Conclusioni

Premesso che la pitta può essere mangiata anche da sola, è particolarmente indicata ad essere farcita con verdure miste che rilasciano un sughetto che va ad inzuppare il pane

Pitta farcita con verdure
Pitta farcita con verdure

Inutile dire che la morte sua è con il “morzello catanzarese”.

La pitta può essere congelata intera o già tagliata a pezzi, utilizzando gli appositi sacchetti per freezer.

Grazie Annarita per questa super ricetta calabrese e grazie infinite all’autore della ricetta Giuseppe Cosentino.

A proposito questo il suo gruppo facebook:

https://www.facebook.com/groups/606193494729319/?ref=share

Titti e la sua

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