Torta di mele fichi e nocciole
Torta rustica di mele e fichi con farine alternative: soffice, profumata e genuina.
C’è una torta che profuma di casa, di mattine tranquille e di scelte consapevoli. C’è una torta dove la dolcezza non grida, ma sussurra, e dove ogni ingrediente ha una storia da raccontare. Questa è quella torta di mele, fichi e nocciole. Non è solo un dessert, è un’abbraccio nutriente e profumato, nato dall’unione di frutti generosi con la loro buccia e da un mix di farine che la rendono irresistibilmente unica. Sono così orgogliosa di condividere con voi questa mia creazione, un vero spettacolo di bontà!
Vi racconto degli Ingredienti
Questa torta è una celebrazione della natura e della semplicità intelligente. Ho voluto fare scelte precise:
- Il trionfo della frutta: Mele e fichi, ben lavati e con tutta la loro buccia che si caramellizzano donando un sapore incredibilmente rustico e autentico.
- Il trio di farine: addio alla monotonia! Ho creato un mix di farine:
- La farina di nocciole regala quella nota tostata e un’umidità persistente.
- La farina di avena dona una morbidezza setosa e una marcia in più sul fronte del benessere.
- Un tocco di farina 00 per garantire la giusta struttura senza appesantire.
- Grasso “Buono”: Niente burro, solo il fruttato e leggero olio d’oliva che esalta i sapori senza coprirli, per una torta sofficissima e più salutare.
- Dolcezza Naturale: Poco zucchero di cocco integrale per una carica di gusto senza picchi glicemici, che si sposa alla perfezione con la dolcezza naturale della frutta.
- Il Tocco dei Profumi: La scorza grattugiata di un limone bio e i semi fragranti di una bacca di vaniglia sono l’anima di questa torta. Sono loro che danzano nel naso e creano un profumo indimenticabile, insieme al tocco acidulo del succo di limone che risveglia ogni singolo sapore.
📝 Curiosi della ricetta completa? Scorrete giù per gli ingredienti e i passaggi!
Ingredienti per la torta di mele, fichi e nocciole (stampo tondo da 24 cm di diametro)
- 100 g di farina di nocciole (sostituibile con farina normale oppure integrale)
- 100 g di farina d’avena (sostituibile con farina normale o integrale)
- 30 g di farina 0 oppure 00
- 90 di zucchero di cocco integrale (o lo zucchero che preferite – potete aumentare fino a 130 g se preferite un gusto più dolce, considerate che i fichi portano dolcezza naturale)
- 3 uova a temperatura ambiente
- 50 g di olio d’oliva
- 50 ml di acqua (potete anche utilizzare il latte)
- 2 grandi mele renette
- 8 piccoli fichi
- 1 bustina di lievito per dolci
- il succo di un limone bio
- un pizzico generoso di sale
- i semi di una bacca di vaniglia
- la scorza grattugiata del limone bio
- una manciata di granella di nocciole per decorare la superficie (facoltativa)
- zucchero a velo per decorare
- burro per imburrare lo stampo
Procedimento
Unire le uova con lo zucchero, i semi della bacca di vaniglia il sale e la scorza del limone bio grattugiata. Montare per qualche minuto ed aggiungere i liquidi (acqua, olio e succo del limone) sempre continuando a mescolare. Infine mettere le farine ed il lievito.
Aggiungere una mela ben lavata e tagliata a pezzetti con tutta la buccia. Inserire 4 fichi ben lavati, tagliati a pezzi con tutta la buccia.
Cottura
Riempire lo stampo bene imburrato e terminare con le fette della seconda mela, ben lavata; disporle inserendole nell’impasto a raggiera. Al centro mettere i restanti fichi tagliati a quarti. Infine coprire con la granella di nocciole.
Mettere in forno preriscaldato a 180°, modalità statica, per 40 minuti. E poi non dimentichiamo che c’è sempre la prova stecchino che ci aiuta.
Lasciare raffreddare e sformare.
Una spolverizzata di zucchero a velo e la torta più buona del mondo è pronta.
Questo il risultato:
Conclusioni: perché sono così orgogliosa della mia torta?
Perché questa torta dimostra che si può avere un dolce squisito, soffice e mozzafiato facendo scelte coraggiose e sane. È la prova che il “wellness” non è nemico del piacere, ma anzi, può esaltarlo. Ogni boccone è una sorpresa: si sente il gusto pieno della frutta, la complessità delle farine, e il finale con quella punta di vaniglia e limone che ti fa chiudere gli occhi per assaporare fino all’ultima briciola.
È una torta che parla d’autunno, di lentezza e di amore per ciò che mangiamo. Vi invito a provarla, a replicarla nelle vostre cucine e a farmi sapere se anche per voi è stato un viaggio sensoriale così speciale
Assaggiamo: morbida, umida e dolce.
Ecco, una fetta per voi
Titti e la sua
