Bocconotti calabresi con mirtilli freschi
Dalle nonne calabresi alla mia cucina: come ho rivoluzionato i bocconotti senza tradirli
Sapete perché i bocconotti calabresi si chiamano così? Perché sono così golosi che… un boccone non basta! 😉 Durante il festival ‘Felici e Conflenti’ ho scoperto la ricetta originale delle nonne, quella con la mostarda d’uva fatta in casa, e ho capito subito che questo dolce era speciale. Ma come sempre, non ho resistito alla tentazione di sperimentare… e il risultato? Bocconotti ancora più irresistibili: bocconotti calabresi con mirtilli freschi.
Sezione storica:
I bocconotti sono un’istituzione in Calabria: nati nei monasteri del Sud Italia, erano il dolce delle feste, preparati con ingredienti semplici ma ricchi di sapienza. L’impasto friabile allo strutto (sì, è lui il segreto della magia!) avvolgeva tradizionalmente un cuore di mostarda d’uva o confettura d’uva. Ogni famiglia aveva la sua variante, tramandata di generazione in generazione…
Appena provati questi bocconotti mi è venuta l’idea di riprodurli nella mia cucina di Milano, dovevo quindi avere le apposite formine.
Mi è venuta subito in soccorso la mia amica Catia, calabrese doc, che mi ha regalato ben 12 formine da lei acquistate in un negozio calabrese specializzato, ma potete anche comperarle online, queste le mie (grazie Catia).
La mia rivisitazione (con personalità e dettagli golosi):
Senza mostarda d’uva a disposizione, ho osato: prima con una marmellata di mirtilli selvatici (acidula e naturale), poi con i mirtilli freschi che esplodono di gusto al primo morso. Ma la vera sorpresa? La versione con crema di nocciole… una delizia che fa venire voglia di chiudere gli occhi e sospirare! Ho anche ridotto lo zucchero, per esaltare i sapori genuini ed il quantitativo di strutto per sentirmi meno in colpa. E come se non bastasse, ho aggiunto nell’impasto 100 g di farina d’avena, la mia preferita: rende tutto più più!
La ricetta completa qui sotto, ma attenzione ….. l’impasto è davvero stregato!
Ingredienti per circa 15 (dipende da come li fate cicciotti) bocconotti calabresi con mirtilli freschi
Impasto per 15 bocconotti (non bastano mai)
- 600 g di farina tipo 0 oppure 00 (io farina pasticceria della Caputo)
- 100 g di farina d’avena (opzionale, se non l’avete mettete tutta farina normale)
- 200 g di zucchero (io il solito zucchero di cocco integrale e ne ho messo 160 g per un gusto autentico e non troppo dolce, come piace a me)
- 160 g di strutto (i bocconotti quelli tradizionali vogliono lo strutto, potete anche fare metà strutto e metà burro)
- 3 uova
- buccia di arancia e limone
- i semi di una bacca di vaniglia
- qualche goccia di aroma mandorla amara (solo se l’avete)
- una bustina di lievito per dolci
- un pizzico di sale
Ripieno
150 g di mirtilli freschi
in alternativa
150 g di confettura a vostro piacimento oppure crema di nocciole o anche crema di pistacchio
potete anche mixare i ripieni per incontrare i gusti di tutti.
Procedimento per preparare i bocconotti calabresi con mirtilli freschi
Impasto
Mettere in planetaria (oppure in una ciotola capiente) lo zucchero, lo strutto, la buccia di arancia e limone, la vaniglia, l’aroma mandorle ed il lievito e mescolare per 3 minuti. Aggiungere le uova e mescolare altri 3 minuti. Infine aggiungere le farine ed il sale e mescolare il tempo necessario per farle assorbire.
Avvolgere l’impasto in pellicola e far riposare in frigo per circa 30 minuti, ma anche più se avete tempo.
Ripieno
Lavare i mirtilli ed asciugarli bene
Assemblaggio
Stendere la frolla e rivestire gli stampini appositi (non c’è bisogno di imburrare gli stampi),



farcire i gusci di frolla con il ripieno prescelto, senza esagerare nel quantitativo (cosa che faccio sempre io) per evitare che in cottura fuoriesca, accade soprattutto con i mirtilli freschi. Coprire con altra pasta frolla cercando di far pressione sui bordi con i pollici e togliendo la pasta in eccesso che verrà impastata nuovamente per fare altri bocconotti.



Come si può notare dalle foto ho cominciato con il mattarello poi sono passata a stendere ogni pezzo di frolla con le mani, insomma bocconotti super artigianali.
Cottura
Mettere in forno preriscaldato a 180°, modalità statica, e lasciare cuocere per 25 minuti circa e comunque fino a doratura perfetta della superficie. Consiglio di posizionare le formine su una teglia che possa contenere eventuali fuoriuscite di ripieno evitando di sporcare il forno.
Aspettare che si raffreddino prima di estrarre i bocconotti dalle formine.
Aggiungere poi zucchero a velo ed ecco il risultato della vostra opera.
Ho provato anche una formina diversa che avevo in casa ed ho farcito con crema di nocciole



E adesso vediamo se riesco a farvi venire l’acquolina in bocca. I miei bocconotti sono scuri perchè ho utilizzato lo zucchero scuro.
Conclusioni e suggerimenti
Avrete capito: in questa ricetta, la fantasia è la vostra alleata, il gusto la vostra guida. L’impasto è un mio regalo… al ripieno date voi la firma! 📝Ora, mettetelo in forma… e che sia una sinfonia di sapori!” 🎶🍞
Una goduria senza pari. Più facili da preparare che da spiegare.
Non cercate la perfezione estetica: la vera magia dei bocconotti non sta solo nel ripieno, ma nell’insieme armonioso di forme rustiche, profumi d’altri tempi e sapori che si rincorrono. È la loro anima tutta intera – crosta, cuore e ricordi – a renderli irresistibili. Perché la bellezza, a volte, è proprio questo: un equilibrio perfetto… che sa di casa.
Sono buoni tiepidi, ma anche freddi. Si possono congelare e basta tirarli fuori dal freezer 4 ore prima di mangiarli, oppure uno scongelamento rapido nel microonde, per i più frettolosi.
Qual è il vostro ripieno preferito? Provateli e fatemi sapere se, come me, non riuscite a fermarvi al primo bocconotto! 🍪
P.S. Se avete assaggiato i bocconotti originali in Calabria, raccontatemi la vostra esperienza nei commenti! E se volete la versione con mostarda d’uva, scrivetelo… chissà, potrei organizzare un tutorial per farla in casa!
Alla prossima ricetta, magari proviamo i bocconotti salati? Se nel frattempo non sono rapita da qualche altra ricetta tradizionale.
Titti e e la sua